La grappa è una bevanda alcolica interamente italiana che si ottiene distillando le vinacce di uva coltivata e vinificata in Italia e nella Svizzera italiana. Tali vinacce possono essere di vino rosso, rosato e bianco; nel caso delle ultime due, però, esse devono essere obbligatoriamente pre-fermentate prima di procedere con la distillazione. È bene non confondere la grappa (distillato di vinacce fermentate) con l’acquavite d’uva (distillato di mosto) mentre un’altra bevanda ancora differente è il distillato di vino, un composto che prende il nome di “Brandy se invecchiato nel legno e di “Cognac” se la provenienza del vino è francese.
Una regola, inoltre, stabilisce che la grappa può definirsi tale se il contenuto alcolico non è inferiore al 37,5%, anche se comunque non vi è un tetto massimo; in genere, infatti, la gradazione si aggira tra il 40 ed il 60% quasi al pari dell’Assenzio. Trattandosi di un composto molto forte da ingerire, il consumo non è esattamente comune tra i giovani, si tratta, invece, di una bevanda solitamente apprezzata da palati più maturi, specialmente se hanno una certa esperienza nel settore.
La classificazione in giovane, aromatica, invecchiata, stravecchia o aromatizzata, inoltre, ne distingue sia i processi di lavorazione che gli ingredienti utilizzati per ottenere il prodotto finale; per cui, nella valutazione dei valori nutrizionali, utilizzeremo come termine di paragone la grappa nella sua versione più semplice e comune.
Valori nutrizionali
Su un quantitativo base di 100g di prodotto, nella grappa troviamo esattamente 242 Kcal e 7 grammi di carboidrati di cui tutti zuccheri. Allo stesso tempo, non ci sono tracce di grassi, fibre, proteine o sale, per cui in percentuale possiamo dire che essa è composta al 100% da carboidrati. Ricordiamo, inoltre, che come in tutte le bevande di tipo alcolico, la prevalenza maggiore è quella dell’acqua che, in questo caso, in 100g, equivale a oltre 65g.
Per quanto riguarda le calorie, infine, diciamo che essa si cataloga in una fascia energetica medio-alta, c’è da dire, ad ogni modo, che non si tratta di un qualcosa che solitamente si beve in eccessive quantità; almeno nel caso in cui non si voglia rischiare di stare male seriamente.