Le olive in salamoia sono il risultato di olive al naturale, verdi o nere, denocciolate ed immerse in una salamoia con una concentrazione salina compresa tra l’8 e il 14 per cento. Il periodo di fermentazione varia dai 6 ai 12 mesi, tempo in cui l’oliva perde buona parte del gusto eccessivamente amaro tipico del frutto crudo.
Questo alimento è molto apprezzato al sud Italia, ma bisogna fare attenzione alle quantità poiché si tratta di un risulto altamente calorico, specialmente per la massiccia presenza di lipidi. Elevata è, inoltre, la presenza di fibre vegetali, mentre il colesterolo, al contrario, risulta assente; le olive in salamoia sono anche ricche in fitosteroli e sali minerali come ferro e calcio. A causa del composto, però, risulta anche elevata la presenza di sodio, il che le rende non adatte a chi soffre di ipertensione arteriosa. Gli acidi grassi sono in prevalenza insaturi, partendo dai monoinsaturi e a seguire saturi e polinsaturi. Infine anche le vitamine sono presenti, principalmente la vitamina A e quella E.
Nonostante le olive in salamoia siano adatte a quasi tutti i regimi alimentari, esse sono da evitare per chi è in sovrappeso per via dell’elevato contenuto calorico e dei lipidi, non comportano, al contrario, controindicazioni per quanto riguarda le dislipidemie, per chi è intollerante al lattosio, per i celiaci e per i diabetici.
I valori nutrizionali
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, infine, in riferimento a 100 grammi di prodotto, troviamo circa 58g di acqua, seguiti da 27g di lipidi, 5g di zuccheri solubili, 1,5g di proteine, 4,4g di fibre totali, 3,5mg di ferro, 70mg di calcio e 25mg di fosforo, per un totale di 268 kcal. C’è da dire, in conclusione, che esse fanno parte della cucina mediterranea e trovano impiego in molte ricette. Si possono mangiare sia da sole o con il pane come antipasto antipasto rustico nell’attesa del primo piatto, che accompagnare a cocktail per un aperitivo; inoltre insaporiscono sughi per primi piatti, e secondi di carne o pesce. Altro impiego comune è quello di tritarle per la creazione di sfiziosi paté da spalmare su pane e crostini.