Prima di soffermarci sull’aspetto nutrizionale di questo vino, è necessario fare una premessa e parlare della Malvasia. Essa è una qualità d’uva molto particolare con tratti assai caratteristici e soprattutto precisi. Si tratta di una tipologia d’uva dalla bacca sferica, con un colore verde-giallognolo che presenta una sorta di ombelico in ognuno dei suoi acini. In Italia, in particolare, esistono ben 18 tipi di quest’uva ufficialmente riconosciuti e pensate che questo numero è sufficiente a fare di questa specie una delle più numerose in Europa.
Nonostante ciò, ognuna di queste 18 famiglie, si differisce dalla precedente per alcune caratteristiche; tra queste, sicuramente quella che spicca maggiormente è il colore della bacca che può essere rossa, bianca (con cui chiaramente si intende il classico colore verde chiaro dell’uva) e persino rosa. Da tutte queste specie, poi, si ricava una grossa varietà di vini tra cui bianchi, rossi, secchi, dolci, fermi o frizzanti!
La sua varietà più piantata in Italia, tuttavia, è quella bianca di Candia da cui si ricava il rinomato vino Malvasia Doc dei colli Piacentini. Pensate che nel territorio nazionale, con maggiore incidenza nel Lazio, ci sono oltre 8.600 ettari. Un’altra particolarità di questo tipo d’uva, inoltre, è il sapore assai morbido; da essa si ottengono vini dai sapori delicati, di fiori bianchi, agrume fresco ed alcuni accenni di sentori erbacei o mela verde. Il tutto, in un corpo leggero ed una importante acidità.
I valori nutrizionali
Ma passiamo, adesso, al lato tecnico di questo articolo: un calice di buon vino, infatti, è caratteristica di meravigliose serate in compagnia, indice di classe e buon gusto. Quando si segue un regime alimentare assai rigido, tuttavia, potrebbe essere interessante conoscere le caratteristiche di ciò che si beve anche sotto questo punto di vista. Ebbene, il vino Malvasia, in un ipotetico quantitativo di 100ml, contiene sole 75 calorie, e 2,6 grammi di carboidrati di cui 0,6g di zuccheri. Al suo interno, inoltre, troviamo 0,1 grammi di proteine e nessuna traccia di grassi, grassi saturi, fibre o sale.
A questo punto, dunque, visto che i carboidrati sono presenti nel quantitativo maggiore, potremo dire con certezza che questo vino è composto dal 96% di carboidrati e dal 4% di proteine. Alle fibre ed i grassi, chiaramente, non è riservato altro che lo 0%. Insomma, la prossima volta che ci ritroviamo in compagnia, in una serata di qualità, un bel bicchiere di questo vino tra amici non potrà che farci bene!