Per capire meglio il concetto, iniziamo subito con lo spiegare che cos’è l’indice glicemico di un alimento. In parole povere, quando noi iniziamo a mangiare, sin dal momento in cui ingeriamo il primo boccone, inizia la digestione. Essa prosegue il suo percorso nell’intestino tenue, ossia il primo tratto, dove giungono gli alimenti dopo essere passati nello stomaco. Contemporaneamente a questo processo, nel corpo avviene anche il rilascio dei nutrienti contenuti in ciò che mangiamo; dunque, possiamo dire che l’indice glicemico è il valore che esprime la velocità con cui gli elementi contenenti carboidrati sono in grado di far aumentare i livelli di glucosio nel sangue, e dunque la glicemia. Di conseguenza, chiameremo alimenti ad alto indice glicemico i cibi che la fanno salire rapidamente, e a basso IG quelli che, invece, ci mettono più tempo.
Carboidrati e pasta
La pasta, che noi italiani siamo soliti consumare in media una volta al giorno, presenta un indice glicemico medio basso; su una scala di un massimo di 100, infatti, è essa si stanzia su 45. È necessario, però, fare una considerazione: più essa si manitiene in cottura, più il suo IG si alza; stessa cosa vale per il riso ed altri alimenti contenenti carboidrati. Il momento giusto di scolare la pasta, dunque, anche per questa ragione, è quando questa raggiunge la cottura “al dente“. Un’altra precisazione, inoltre, va fatta per le paste integrali, cereali e farine meno raffinate tra cui, ad esempio, l’orzo. Queste, infatti, presentano un indice glicemico con un valore nettamente minore.
Considerando, comunque, che l’indice glicemico si considera alto sopra i 70, medio tra i 40 ed i 70, e basso da 10 a 40, possiamo tranquillamente dire che la pasta ed i carboidrati di quel genere, si possono assumere senza problemi, ovviamente se nelle corrette quantità. Tutti i carboidrati complessi, infatti, come la pasta, il pane, la pizza e quelli derivati da un amido, sono degli alimenti fondamentali per una corretta e sana nutrizione. Secondo le basi della dieta mediterranea, di fatti, sono alimenti che è preferibile consumare quotidianamente, a discapito, invece, dei carboidrati semplici come dolciumi, bevande zuccherate, ed alimenti che, in generale, sono ricchi di zucchero.